Proverbi e detti

LATERA the art farm

Una raccolta unica di detti popolari lateresi

  • Consije da vecchio e forze da giovane ( Consigli da vecchio e forza da giovane)
  • La merla primaiola de marzo cova i l'ova, d'aperile pio pio,de maggio addio. (La merla di primavera a marzo cova le uova, in aprile ''pio pio", a maggio addio)
  • Sciala marito mio ... t'ho cotto i l'ovo. ( Gioisci marito mio ... ti ho cotto un uovo)
  • I brodo de la pila le sa chi le cucina. (Il brodo della pentola lo conosce chi Io cucina)
  • Co' i tempo e cu la paia se maturono le sorve. ( Con il tempo e con la paglia si maturano le sorbe)
  • Piove piovicina la gatta s'arroncina, s'arroncina su pe' i tetto, casca giù e se rompe i becco. (Piove pioviggina la gatta s'aggomitola, s'aggomitola sul tetto, cade giù e batte il naso)
  • Le parole sotto i lenzolo fanno scordà la ma' d' i fijolo. (Le parole sotto il lenzuolo fanno dimenticare la madre del figliolo)
  • Marzo pazzerello, prima i sole poe i l'ombrello. (Marzo pazzerello, prima il sole e poi l'ombrello)
  • Quanno piove e tira vento 'gni posto fa convento. (Quando piove e tira il vento ogni luogo è buono come riparo)
  • Sarà che i cane magna i granturco, ma che scioje la balla nun ce credo. (Sarà che il cane mangia il granoturco, ma che scioglie il sacco non ci credo)
  • Chi a i caso s'affida prenne cieco pe guida. (Chi al caso si affida prende un cieco per gnida)
  • Cu la moje a i lato, l'omo è sempre beato. (Con la moglie al fianco, l'uomo è sempre beato)
  • Pia moie che stae callo, poe quanno l'hae presa stae fresco. (Prendi moglie che stai caldo, poi quando l'hai presa stai fresco)
  • L' lepre dice sciorecchione a i somaro. (La lepre dice orecchione ali' asino)
  • Se te dicono 'na volta somaro nun ce fa caso, se te le dice i secondo appinza I' o­recchie, se te le dice i terzo va a i mercato e fa' i basto. (Se ti dicono somaro una volta non farci caso, se te lo dicono due volte drizza le orec­chie, se te lo dicono la terza volta vai al mercato e fatti il basto)
  • Tutte vanno a vede' le matte in piazza, ma nessuno ne le su' parente. (Tutti vanno a vedere i matti in piazza, ma nessuno tra i sui parenti)
  • Chi è vecchio nun ce crede, su pe la costa se la crede. (Chi è vecchio non crede di esserlo ma quando va in salita deve crederci)
  • Fije piccole guae piccole, fije granne guae granne, fije sposate guae raddoppiate. (Figli piccoli guai piccoli. figli grandi guai grandi, figli sposati guai raddoppiati) Quando Montione mette i cappello fugge monello. (Quando su Montione vedi le nuvole, corri a casa che la pioggia è vicina) 
  • A tutte le vente piove, a tramontana quanno vole. (A tutti i venti piove a tramontana invece quando vuole )
  • Quanno i cane abbaia i lupo è alle pecore. (Quando il cane abbaia il lupo è arrivato alle pecore)
  • Le somare bone se vedono al su paese. (I somari buoni si vedono al proprio paese)
  • A la gallina 'ngorda je crepa i gozzo. (Alla gallina ingorda gli scoppia il gozzo)
  • L'omo che beve i vino non vale un quatrino. (L'uomo che beve il vino non vale nulla)
  • Chi mena pe primo mena du volte. (Chi picchia per primo picchia due volte)
  • Chi cu la pala chi cu la zappa i più coione butta i l'acqua. (Chi con la pala chi con la zappa il più tonto butta l'acqua)
  • Su l'albero di i coione tutte le cellette ce fanno i nido. (Sull'albero del tonto tutti gli uccelli ci fanno il nido)
  • Alzati di buon mattino e nun sarai poverino. (Alzati di buon mattino e non sarai poverino)
  • Chi accarezza la mula buscherà dei calci. (Chi accarezza la mula prenderà dei calci)
  • Ogni cuffia per la notte fa sembrà ogni villana na bella dama. (Ogni cuffia per la notte fa sembrare ogni contadina una bella donna)
  • Se voe sapé chi sei guarda cu chi vai. (Se vuoi sapere chi sei guarda con chi vai)
  • Occhio nero capello biondo questa è la bellezza de sto monno. (Occhio nero capello biondo questa è la bellezza di questo mondo)
  • San Crimente cava i bovo da le semenze se nun cavate ve ne pentirete. (San Clemente toglie il bue dalla semina; se non lo togliete ve ne pentirete)
  • Natale al sole, Pasqua al cantone. (Se è bel tempo per Natale, sarà brutto per Pasqua da trascorrere in un cantuccio in casa)
  • La strega de canale: (sta ad indicare brutto tempo in arrivo)
  • L'ometto de ciancarella (la fame degli anni passati faceva intravedere quest'ombra oscura)
  • Perchè lasciasti Napoli (triste rimprovero per chi ha lasciato il meglio per il peggio)
  • I pignatto 'ntronato gira pe' la casa. (la persona cagionevole di salute si cura di più e quindi vive di più.)
  • Annà a i I' aibbere pinse (andare al cimitero, morire)
  • Sò come le cece (fanno più in I che in 10: aspetta con fiducia)
  • Se piove a mezz' Agosto ritirete piozanola (pioggia di mezzo Agosto chiude la stagione)
  • I canetto de S.Rocco sempre attaccato ( come il nei quadri e nelle statue il cane lo è a S. Rocco)
  • Consolate co st' ajette (prova ad accontentarti di povere cose)
  • Fà le crocette (far scongiuri)
  • Manco a gradele (indica un fatto o un'azione com­pletamente sballata che si rifà appunto alle bislaccherie dei Gradolesi, ritenu­ti a Latera estrosi, anche per l'antica rivalità di campanile dei due centri)