Eventi e Tradizioni

LATERA the art farm

La befana laterese

5 gennaio di ogni anno

Questa tradizione è stata riciclata e valorizzata alcuni anni fa da un gruppo di giovani che nonostante le difficoltà di ordine economico e logistico si e impegnato nel recupero e nella continuazione di una interessante quanto antica tradizione popolare. Il gruppo ripropone tale usanza nel periodo natalizio un spettacolo itinerante per le vie del paese . I vari personaggi proveniente dalla tradizione (il conte, la befana, il maggiordomo, i questuanti) e un nutrito gruppo di musici , per tutto il pomeriggio del 5 di gennaio percorrono le vie del paese per la questua cantando e suonando. Alla fine con i prodotti ricavati dalla questua, gli oltre 20 partecipanti, organizzano una cena.

Festa del 1° di Marzo

Prima settimana di Marzo

La chiesa di San Giuseppe, costruita sul finire del XII secolo, conserva una prestigiosa Natività, dipinta nel XVII secolo. Nel 1875 la chiesa fu teatro di un evento miracoloso e per questo ancora oggi, ogni primo marzo, viene commemorato quel fatto con grandi festeggiamenti. 

La tradizione vuole che, in quella data, alle cinque del pomeriggio, alcuni fedeli videro l'immagine della Madonna aprire gli occhi: subito la chiesa si riempì di gente e il miracolo si ripetè.
 

Processione del Venerdì Santo

La Processione del Venerdì Santo di Latera è una tra le più antiche della provincia di Viterbo. Essa è stata istituita dal Duca Pietro Farnese nel XVII secolo, ed è caratterizzata da canti popolari e liturgici antichi, risalenti al XIII secolo. 

Un ruolo fondamentale nella processione è svolto dalle Confraternite, specificamente dalla Confraternita della Misericordia, che si occupa da sempre della cura degli oggetti liturgici. In modo particolare, i membri di questa Confraternita curano l'illuminazione, per la quale sono utilizzati i caratteristici "fiaschetti" in vetro. I "fiaschetti" vengono aperti sul fondo con la procedura del ferro infuocato, che a contatto col vetro lo taglia nel punto voluto. Questi originali portacandele vengono poi montati su strutture verticali in ferro di varie forme e grandezze, che illuminando il percorso della processione creano uno scenario di grande bellezza. 

I canti liturgici che accompagnano la processione sono eseguiti da alcuni membri delle tre confraternite lateresi, che sono: Gonfalone e Rosario (Madonna), Santissimo Sacramento, Misericordia. I canti sono di esclusiva tradizione orale, e dal 2010 sono stati nominati "bene sonoro dello Stato Italiano", registrati alla discoteca di Stato e trasposti su CD. I Canti liturgici sono quelli composti da Jacopone da Todi, in modo particolare lo Stabat Mater, e poi il Christus e il Miserere.

La processione, che inizia con la riproposizione al pubblico di una scena evangelica (o l'Ultima Cena, oppure la preghiera nell'orto degli ulivi, o il processo romano), dopo la cosiddetta passeggiata ignominiosa per le vie del Centro Storico, termina con la scena della Crocifissione. 

Festa Agricola di S. Isidoro

Seconda domenica di Maggio

La festa di S. Isidoro è la festa della terra, della natura, con radici, nel profondo medioevo.
Di questa manifestazione (Corteo religioso, rappresentazione scenica del contrasto, pranzo sociale), si possono avere due chiavi di lettura:

  • la prima il contrasto fra il latifondo e il contadino, quest’ultimo umiliato dal padrone il quale gli vieta perfino di santificare la festa;
  • la seconda l'aspetto religioso. Una religiosità propria dei poveri fuori dalle regole ufficiali della chiesa, forse meno dotta ma sicuramente più vicina ai bisogni della gente.

Questa festa tradizionale era in disuso da circa 30 anni ed è stata rilanciata nel 1993, anche per non mandare disperso questo patrimonio culturale ancora vivo nella memoria della collettività
 

Fiera della cantoniera

Prima domenica di settembre

Questa fiera che ha tradizioni antichissime, in pas­sato richiamava i contadini dei paesi circostanti per la compravendita del bestiame.
È tra le fiere di merci e bestiame più importanti della zona e si snoda per le vie della nuova zona di espansione coinvolgendo decine di ambulanti e di proprietari di animali (ora quasi esclusivamente cavalli).